ADHD e memoria di lavoro

ADHD e Memoria

Perché dimentico sempre tutto?

Le persone ADHD spesso si trovano a vivere esperienze di dimenticanze frequenti: appuntamenti mancati, oggetti persi, nomi dimenticati, file lasciati a metà.

Ma non è una questione di disattenzione “semplice” o di scarsa motivazione. Alla base c’è una funzione cognitiva chiamata memoria di lavoro.

ADHD e memoria di lavoro

La memoria di lavoro è la capacità della mente di mantenere e manipolare attivamente le informazioni per brevi periodi di tempo. È quella funzione che ci permette di:

  • tenere in mente una lista della spesa mentre entriamo al supermercato,

  • ricordare le istruzioni che ci sono state appena date,

  • svolgere un compito che richiede più passaggi in sequenza.

Per chi è ADHD, questa funzione spesso risulta compromessa. La memoria di lavoro si sovraccarica facilmente, causando frequenti “blackout” o perdite di concentrazione.

Perché nell’ADHD, la memoria è deficitaria?

Diversi studi neuroscientifici hanno mostrato come l’ADHD sia collegato a un funzionamento diverso della corteccia prefrontale, in particolare nella regolazione della dopamina.

La memoria di lavoro dipende proprio da quest’area del cervello, ed è per questo che risulta una delle prime funzioni a mostrare difficoltà.

Come discusso anche nell’articolo “ADHD e gestione del tempo: perché l’orologio sembra sempre contro di me?”, la memoria di lavoro è strettamente connessa alla capacità di pianificare e rispettare le scadenze. Senza un supporto adeguato, le difficoltà si accumulano e possono diventare fonte di ansia, frustrazione e bassa autostima.

Come si manifesta nella vita quotidiana?

  • Dimentichi spesso dove hai messo le cose?

  • Ti capita di iniziare una frase e non finirla perché ti sei dimenticato dove volevi arrivare?

  • Non riesci a eseguire istruzioni complesse se non sono scritte?

Tutte queste sono manifestazioni comuni in chi vive con l’ADHD.

Cosa fare?

Iniziare un percorso di valutazione psicodiagnostica è il primo passo per comprendere il proprio funzionamento cognitivo.

Capire se la memoria di lavoro è un punto critico può aiutare a introdurre strategie pratiche, supporti visivi e strumenti compensativi.

Inoltre, riconoscere l’ADHD è importante per uscire dalla narrazione del “sono solo disorganizzato” o “non sono portato”.

Come sottolineato anche nell’articolo “ADHD e ansia”, capire il proprio cervello è uno dei modi più potenti per tornare a fidarsi di sé.

FAQ

Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato da difficoltà di attenzione, probemi sociali e di disibinizione, sia verbale che non verbale, che si presentano con comportamenti impulsivi. Leggi il nostro articolo

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