Il potere dei fumetti per raccontare l’autismo
Cosa ci insegna la narrativa visiva?
Negli ultimi anni, l’universo dei fumetti ha dimostrato di essere un potente mezzo per narrare storie di neurodivergenza, in particolare dell’autismo. Grazie alla combinazione di immagini e testi, i fumetti riescono a comunicare in modo diretto ed efficace le esperienze sensoriali, emotive e sociali delle persone autistiche.
Ma perché la narrativa visiva si presta così bene a questo compito?
La forza del linguaggio visivo
L’autismo è una condizione caratterizzata da un modo unico di percepire e interagire con il mondo. Le persone autistiche spesso elaborano le informazioni visive in modo particolarmente dettagliato e possono avere difficoltà con la comunicazione verbale e le interazioni sociali.
I fumetti, con il loro linguaggio fatto di immagini, simboli e testi sintetici, rappresentano una modalità di comunicazione che può rispecchiare da vicino il modo in cui funziona il cervello autistico.
Attraverso la disposizione delle vignette, l’uso dei colori e la rappresentazione visiva delle emozioni, i fumetti permettono di raccontare esperienze complesse in modo chiaro e immediato.
Ad esempio, possono illustrare:
- sovraccarichi sensoriali
- difficoltà nella decodifica delle espressioni facciali
- strategie per affrontare situazioni sociali impegnative.