Greta Thunberg e l’autismo
La chiarezza di chi guarda il mondo senza filtri
Greta Thunberg è diventata, in pochi anni, una delle voci più potenti del nostro tempo. La sua battaglia per la giustizia climatica ha attraversato continenti, parlato a governi e mobilitato milioni di persone. Ma ciò che l’ha resa davvero unica non è solo il suo attivismo: è la sua capacità di osservare il mondo con chiarezza, coerenza e determinazione, caratteristiche che Greta attribuisce direttamente alla sua neurodivergenza.
“Ho la sindrome di Asperger, e questo mi aiuta”
Greta ha ricevuto una diagnosi di sindrome di Asperger (oggi parte dei disturbi dello spettro autistico) da adolescente, insieme a una forma di mutismo selettivo e disturbo ossessivo-compulsivo. All’inizio, ha vissuto la diagnosi con fatica e isolamento. Ma con il tempo ha imparato a vederla come una forza.
Nel 2019, ha scritto sui social:
“Ho la sindrome di Asperger e questo significa semplicemente che a volte sono un po’ diversa dalla norma. E in circostanze giuste, essere diversi è un superpotere.”
Il modo in cui Greta affronta i problemi – senza mezze misure, senza ipocrisie, con logica e urgenza – è spesso attribuito al suo funzionamento neurodivergente. Mentre il mondo degli adulti cerca compromessi e sfumature, Greta è netta, diretta, intransigente. E questo la rende difficile da ignorare.
Un mondo caotico visto da una mente che cerca ordine
Come spesso accade nelle persone autistiche, Greta ha raccontato di sentirsi sovraccaricata dalle notizie, dagli stimoli, dalla dissonanza tra ciò che le veniva detto e ciò che realmente accadeva. Questo l’ha portata, a undici anni, a cadere in un silenzio profondo, smettendo quasi di parlare e mangiare.
Non è raro, nelle persone autistiche, attraversare episodi di forte blocco emotivo e comportamentale quando lo stress ambientale diventa ingestibile. In psicologia, queste esplosioni improvvise di sovraccarico sono note come meltdown, momenti in cui il cervello non riesce più a sostenere la pressione.
Ma è stato proprio questo disagio a darle una spinta verso l’azione. Il suo attaccamento alla verità, la necessità di coerenza tra parole e fatti, e la sensibilità per la giustizia hanno acceso in lei una voce che oggi è ascoltata in tutto il mondo.