Masking e Autismo
Che cos’è e cosa comporta?
Cos’è il masking nell’autismo?
Il masking è un fenomeno comune tra le persone autistiche, che consiste nel nascondere o camuffare i propri comportamenti neurodivergenti per adattarsi alle aspettative sociali. Questo processo può includere il controllo delle espressioni facciali, il forzare il contatto visivo, il reprimere movimenti ripetitivi (stimming) e imitare schemi di comunicazione neurotipici. Sebbene il masking possa sembrare un modo efficace per facilitare l’integrazione sociale, comporta un alto costo emotivo e psicologico per chi lo pratica.
Perché le persone autistiche praticano il masking?
Le persone autistiche spesso adottano il masking per diversi motivi, tra cui:
- Evitare discriminazioni o pregiudizi: La società neurotipica tende a non comprendere le peculiarità dell’autismo, portando chi lo vive a nascondere i propri comportamenti per evitare giudizi negativi.
- Essere accettati e fare amicizia: Mascherare le proprie difficoltà comunicative può essere un tentativo di integrarsi nei gruppi sociali.
- Evitare situazioni di conflitto o bullismo: Specialmente nei contesti scolastici o lavorativi, il masking può diventare una strategia di sopravvivenza.
- Pressioni familiari o culturali: In alcune situazioni, le aspettative sociali possono indurre le persone autistiche a conformarsi ai comportamenti neurotipici.