Cosa sono i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)?
DSA è l’acronimo di Disturbi Specifici di Apprendimento. Vengono definiti “specifici” perché interessano uno specifico dominio di abilità in modo significativo, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale, in soggetti con Quoziente Intellettivo uguale o superiore alla media. Il criterio principale, necessario per poter formulare la diagnosi di DSA, è quello della“discrepanza” tra le abilità nel dominio specifico interessato – deficitarie in relazione alle attese per età o classe frequentata – e l’intelligenza generale – adeguata per l’età cronologica. Definita l’importanza del criterio citato nella diagnosi di DSA, è necessario tenere in debito conto sul piano diagnostico l’utilizzo di test standardizzati, atti a misurare sia l’intelligenza generale sia l’abilità specifica, nonchè l’esclusione di altre condizioni oggettive, come menomazioni sensoriali e neurologiche gravi, disturbi significativi della sfera emotiva e situazioni di svantaggio socio-culturale.
Per la definizione dei DSA vi sono dei criteri da tenere presenti:
- il carattere evolutivo di questi disturbi;
- la diversa espressività̀ del disturbo nelle diverse fasi evolutive dell’abilità in questione;
- l’associazione ad altri disturbi (comorbidità), che rende di fatto i profili funzionali e di espressività̀ dei DSA marcatamente eterogenei, con ricadute significative sul versante dell’indagine diagnostica;
- il carattere neurobiologico delle anomalie processuali che caratterizzano i DSA, su cui pesano anche i fattori ambientali;
- l’impatto significativamente negativo del disturbo specifico sia nell’ambiente scolastico sia in quello domestico, nello svolgimento delle attività quotidiane.